Agli alpini di Casola non bastavano più i gemellaggi vicentini le trasferte le adunate in tutta Italia, adesso il "valore alpino"viene portato addirittura oltre frontiera.
E' così che in uno splendido weekend di sole, guidati da Spada Arnaldo (non è un alpino ma è un grande amico degli alpini) la rappresentanza casolana varca la frontiera di Chiasso e dopo 80 km arriva in quel di Lodrino.
Siamo nella svizzera italiana, a due passi da Bellinzona, sulla strada del Gottardo, stretti fra alte montagne boschi e cascate;è una valle con rocce a picco che nascondono le alte vette innevate, una valle di lavoro di cave di granito, di industrie e.....di tanti italiani che negli anni 50-60 sono arrivati quassù e con grandi sacrifici e duro lavoro  hanno contribuito alla modernizzazione della Svizzera.
Dopo molti decenni questi italiani si sono fatti una posizione nella comunità fino a prender casa e diventare cittadini elvetici.
Certo ora sono svizzeri, ma il cuore resta italiano. Tanti di loro sono emigrati dopo il servizio militare e tanti sono stati alpini.
Ecco il motivo del nostro passaggio oltre frontiera.
Siamo andati andati così lontano sempre e solo per quel senso di appartenenza che solo gli alpini sentono così forte.
Grande accoglienza a Lodrino, manifestata anche dalle istituzioni locali che sono venute a salutarci; il sindaco ha partecipato alla cena del sabato, il vice sindaco è rimasto con noi fino alla domenica pomeriggio.
 
Bella festa alpina con molte persone venuete da tutta la valle, amici, mogli, simpatizzanti e sembrava proprio come da noi in Romagna; poi la Messa, i discorsi dei capi gruppo, gli scambi di gagliardetti e di doni ed infine il rancio alpino, e l'allegria tipica delle nostre feste.
Purtoppo è arrivato il tempo di tornare e la rappresentanza casolana si è affidata di nuovo a Spada (per noi lo svizzero), quello che ci ha permesso di fare questa bella esperienza e che speriamo porti questi  nuovi amici "svizzeri" alla nostra festa del 2 giugno, rafforzando un'amicizia che duri nel tempo.
 
 
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