“Nonni e nipoti. Un legame che dura nel tempo”: il nuovo libro di Benedetta Landi
Benedetta è ritornata di nuovo sull’argomento! Dopo un primo libro uscito nel 2020 dal titolo “Il legame nonni-nipoti. Come cambiano le dinamiche relazionali nella fase dell’emerging adulthood”, che riportava i dati di una sua ricerca (realizzata per la Tesi di Laurea) sui nonni, su un campione per la maggior parte composto da studenti della facoltà di Scienze dell’educazione e che aveva un taglio prevalentemente statistico/sociologico, è ritornata (grazie all’interessamento e al supporto di un professore universitario interessato all’argomento) sul tema NONNI, raccogliendo testimonianze dirette di ragazzi dai 18 ai 35 anni. Benedetta ha raggiunto, attraverso la collaborazione con alcuni docenti universitari, 575 studenti appartenenti alle sedici facoltà dell’Ateneo di Bologna, interrogandoli sul loro rapporto con i nonni. Lo scopo era quello di raccogliere altro materiale da analizzare, sintetizzare, organizzare. Questa volta, oltre alla somministrazione del questionario, erano previste anche delle interviste che permettevano agli studenti di raccontare la loro vita con i nonni. Benedetta è stata colpita dalla spontaneità e dalla sincerità delle 50 testimonianze raccolte, per cui la parte “narrativa” ha avuto il sopravvento e questo libro risulta molto differente dal precedente. Il libro è stato pubblicato a novembre 2023 dalla casa editrice Gruppo Albatros Il Filo, ha 296 pagine e ben 239 raccolgono racconti relativi a ricordi di infanzia, vissuti emotivi, esperienze, riflessioni sulla vita con i nonni. La lettura appassiona, sono storie così diverse e intense!
Il libro è stato presentato in Biblioteca la sera del 5 dicembre. La serata, molto gradevole e partecipata, si è svolta così: prima una presentazione da parte di Benedetta su come è nata l’idea di scrivere questo secondo libro, poi la lettura di alcuni racconti presenti nel libro ed infine una conversazione molto informale con il pubblico.
Sono piccole storie queste, ma sono significative per chi le ha raccontate, e per chi le legge. Questi giovani universitari, attraverso la narrazione e la riflessione sulla loro parte di vita vissuta con i nonni, rivelano uno sguardo partecipe, curioso, riconoscente verso queste persone che li hanno accuditi nell’infanzia o che sono state presenze familiari importanti. Raccontano storie e vissuti particolari che si sono rivelati significativi per loro, e lo capiscono sempre più chiaramente nel corso del tempo.
Nonni severi, nonni dolci, nonni presenti, nonni non più presenti, nonni anziani e giovanili, vicini e lontani, tristi e delusi, semplici e nobili, analfabeti e intellettuali… così diversi, ma in ogni caso capaci di lasciare tracce importanti nella crescita dei nipoti, che sono gli ultimi rami di grandi alberi, le famiglie, che trovano in essi, in questi ragazzi/studenti, il futuro.
Le persone presenti, appartenenti per lo più alla generazione dei nonni, si sono subito sentite coinvolte e alcuni hanno raccontato la loro esperienza CON i loro nonni, confrontandola con la loro attuale esperienza DA nonni. C’erano, nei tempi passati, nonni bruschi, affaticati, chiusi, che non volevano raccontarsi più di tanto, poi c’erano anche allora, nonostante la vita più difficile che si conduceva, nonni dolci e protettivi, più capaci di esprimere i loro sentimenti.
Per concludere riporto una parte di una conversazione con un nipote. Giorgio dice: “Te nonna sei un po’ vecchietta… ma hai tante cose da raccontare! Io sono ancora piccolo e giovane e ne ho veramente poche!”
I ragazzi dell’Università, che si sono raccontati nel libro di Benedetta, sono molto giovani, ma hanno dimostrato di apprezzare il “raccontarsi” che permette di approfondire, chiarire, capire meglio quello che si vive e si è vissuto.
Quindi vi invito a leggere questo libro. Sarà una piacevole sorpresa!
Paola Giacometti