rinascita dei SENTIERI volontari all’opera

Sono passati diversi mesi, quasi un anno, da quel terribile maggio 2023 che sarà purtroppo ricordato per l’alluvione che ha devastato gran parte della Romagna. Come ben sappiamo, in pianura si sono ritrovati sott’acqua e fango, migliaia di case allagate e migliaia di beni da buttare, per farla breve.
In collina invece, frane poi frane e ancora frane, voragini, strade bloccate e massacrate, alberi sdraiati… insomma chi più ne ha più ne metta. Andando a priori, la viabilità è stata ripristinata quasi al 90%, resta qualche semaforo che regola il passaggio in modo alternato, resta purtroppo qualche zona dove la strada è letteralmente segata a metà e per ripristinarle serviranno molto tempo e molte risorse, nessuno fa miracoli e nessuno ha la bacchetta magica difronte a questi eventi calamitosi (la prima che mi viene in mente è il valico della Valletta, da Zattaglia a Fognano).
Andiamo vedere le strade sterrate di campagna, strade interpoderali usate da agricoltori, proprietari di castagneti, boscaioli venditori di legname ecc… Gli spazi sono abbastanza ampi da poter accedere con mezzi come escavatori, mini escavatori, si può rimuovere tutto ciò che impedisce il passaggio, completando i lavori in tempi piuttosto brevi ed efficaci.
Per ultimi restano i nostri bellissimi sentieri, certamente non potevano essere tra le priorità, però insomma se si riflette un attimo e si torna indietro al terribile periodo del lock down dove tante persone hanno riscoperto il piacere del camminare e rilassarsi nel verde, pedalare in mountain bike, cavalcare un cavallo o una moto da cross, le battute di caccia e tartufo, i sentieri sono molto ma molto importanti comunque. Ma come si poteva fare ? Impossibile e pericoloso intervenire con escavatori o ruspe, lo spazio non lo permette. La soluzione sta in poco posto: braccia, gambe, moto seghe, zappe, roncole, marassi, forbici e tanto ma tanto sudore.
In poche settimane, tutti questi volontari hanno fatto un vero e proprio miracolo, spostando tonnellate di terra e sassi, segando fittissimi alberi e sterpaglie, hanno ripristinato il passaggio in gran parte dei sentieri di zona, almeno quelli più frequentati, chiaramente serviranno altri anni per aprirli tutti al 100%, ma si è potuto vedere e capire che è fattibile quando prima sembrava impossibile.
Il merito di tutto ciò va alle varie associazioni: cittadinanza attiva, gruppo mtb di Casola Valsenio e Riolo Terme, moto cilclisti e podisti di Casola e molti altri volontari indipendenti, l’ennesima dimostrazione che uniti si vince sempre su tutto.
Infine, vorrei scrivere due righe sul discorso mtb che pratico da tempo, da diversi anni a Riolo viene organizzata una corsa a tappe quale “ RALLY DI ROMAGNA “ evento importantissimo per la nostra zona, in continua crescita dove partecipano atleti fortissimi, anche stranieri. L’alluvione ha cancellato l’edizione del 2023, per mantenere comunque vivo l’evento nel 2024 si farà ma fuori dalla Romagna, per cui spero davvero che per il 2025 torni in Romagna, grazie a quanto raccontato prima, e grazie agli organizzatori che ci hanno sempre “ regalato “ una tappa qui tra i nostri monti di Casola e arrivo in centro. Teniamo botta!! e W la Romagna !

Filippo Cantagalli