ABITARE I TERRITORI FRAGILI – incontro pubblico sul declino demografico e dei servizi della nostra comunità

La redazione dello Spekkietto in collaborazione con la Pro Loco e con il patrocinio del comune di Casola Valsenio organizza un incontro pubblico dal titolo: ABITARE I TERRITORI FRAGILI

L’appuntamento è per per la serata di venerdì 10 ottobre 2025, dalle ore 20.30 presso i Vecchi Magazzini

Vogliamo sviluppare e attualizzare il tema affrontato nella serata del 21 luglio a Palazzuolo a proposito del destino delle aree interne. Si tratta di questioni che riguardano molto da vicino il nostro piccolo paese investito dalla crisi demografica come d’altronde tutti i paesi dell’area appenninica. E’ un incontro che non vuole trovare ricette o risposte assolute ai problemi ma porre domande per cercare insieme le risposte.
Aggiornato il dato alla data di uscita di questo numero a Casola,al lordo dei migranti ospitati alla Corona, vivono 2495 persone, anziani soprattutto. Ed è questa la prima fragilità.
Aumenta il bisogno sanitario della popolazione residente mentre i servizi si allontanano. L’ASL interpreta la risposta a questi bisogni mettendo a disposizione con i fondi del PNRR un camper medicalizzato. Per farne cosa? La Misericordia con il suo fondamentale servizio di taxi sanitario supplisce in qualche modo alle esigenze di visite e altro per coloro che hanno meno autonomie. Ma anche i volontari purtroppo invecchiano e con difficoltà si trovano nuove leve che possano coadiuvare.
Di bambini ne nascono meno ed è la seconda fragilità. I dati della natalità sono avvilenti. Nel 2020 sono nati 10 bimbi, nel 2021 soltanto 6 e 6 anche nel 2022. Nel 2023 c’è una ripresa: ne nascono 13 mentre l’anno scorso ne sono nati 19 e nell’anno in corso sono appena 9, almeno fino ad ora. E’ evidente che c’è un biennio critico soprattutto per il servizio scolastico che con quei numeri faticherà a ottenere una classe di primaria.
I servizi pubblici di collegamento con Faenza soprattutto nei giorni festivi sono scarsi. Senza contare la situazione disastrata della viabilità di cui ne parliamo in altre pagine del giornale.
Casola non è l’unico paese in questa situazione. E’ in buona e nutrita compagnia.
Del destino delle aree interne se n’è parlato molto dopo la pubblicazione del documento governativo a proposito della Strategia Nazionale delle Aree interne. Ci sono zone, dice il documento, dove la mancanza di “combinazione tra attrattività verso le nuove generazioni e condizioni favorevoli alle scelte di genitorialità” può soltanto portare verso l’ accompagnamento in un percorso di spopolamento irreversibile.
“Tali zone con basse prospettive di sviluppo economico e deboli condizioni di attrattività non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza ma non possono nemmeno essere abbandonate a sé stesse”.
L’auspicio insomma è quello di una morte felice con tanto di pacca sulla spalla.
I Vescovi nel loro incontro annuale sulle aree interne hanno prodotto una lettera aperta al Governo e al Parlamento firmata da 141 di essi compreso il nostro Mons. Mosciatti. E’ un documento che merita leggere per intero. Non sembrano soltanto parole perché si riporta come la Caritas nazionale “sta attivando un coordinamento nazionale per le aree interne, pure con l’intento di sostenere le realtà territoriali nell’elaborazione di progetti che promuovano la coesione sociale e favoriscano la “restanza”, ovvero la possibilità concreta per le persone, soprattutto i giovani, di scegliere di rimanere e costruire il proprio futuro nei luoghi in cui sono nati: un lavoro frutto di un processo dal basso, fondato sull’ascolto dei bisogni e sulla mappatura partecipata delle risorse locali”.
Di questi temi ne parleremo ai Vecchi Magazzini il 10 ottobre alle ore 20,30 insieme a Linda Drei ( i servizi scolastici) Riccardo Albonetti ( le prospettive dei giovani), Stefano Olivucci ( il quadro demografico e socio economico di Casola nel contesto dei paesi dell’Appennino). Sarà con noi anche Franco Bagnarol, portavoce della consulta nazionale del volontariato. Aprirà l’incontro il Sindaco Nati e le conclusioni saranno dell’assessore regionale alla Montagna Davide Baruffi.

Cerchiamo di essere numerosi, il futuro del nostro territorio passa per il nostro impegno!