Il 9 marzo l’Italia è stata costretta a fermarsi, a limitare ogni spostamento e a dare la priorità alla tutela della salute pubblica. E quando il 18 maggio la situazione si è sbloccata (pur sempre, ovviamente, nel rispetto delle norme sanitarie), la voglia di uscire ed evadere era tanta. L’estate si avvicinava, e gli interrogativi più frequenti riguardavano proprio le vacanze estive. Andremo in vacanza quest’anno? Se sì, dove? Qual è il posto più sicuro?

La maggioranza degli italiani ha scelto di rimanere proprio in Italia: il clima di incertezza economica e sanitaria è riuscito a modificare (in parte) le tradizionali abitudini connesse alle vacanze estive. Oltre il 90% degli italiani ha organizzato le proprie vacanze all’interno del territorio nazionale, prediligendo ferie più brevi e meno lontane. Questa tendenza, che alcuni giornalisti hanno comparato ad una “svolta patriottica”, costituisce senz’altro un record: la percentuale di italiani che nel 2020 hanno scelto di trascorrere le proprie vacanze in Italia è la più alta degli ultimi 10 anni.

Gli italiani hanno scelto, nella maggioranza dei casi, di recarsi presso le regioni del sud (prime fra tutte la Sardegna, la Puglia e la Sicilia), le quali vantano meravigliose spiagge e mari cristallini. Anche i piccoli borghi sono stati una meta gettonata per le vacanze del 2020: famosi per la loro storia e per le loro specialità enogastronomiche, si configurano come piccole culle di tesori sconosciuti e ancora da scoprire, ricchi di prodotti tradizionali e artigianali.

Il cosiddetto “turismo esperienziale” ha richiamato moltissimi italiani e italiane, che hanno scelto di dedicarsi a passeggiate, trekking in montagna e alla ricerca di esperienze creative, innovative e partecipative. Nel nostro piccolo, anche a Casola abbiamo risentito positivamente di questo “ritorno alla natura”: Selena Pederzoli, figura di riferimento all’ufficio turistico di Casola Valsenio, ci ha raccontato di come i trekking organizzati alla scoperta dei sentieri e delle bellezze del nostro territorio abbiano visto la partecipazione di molte persone provenienti da altri paesi e città italiane. I percorsi guidati sono stati realizzati nei mesi estivi e hanno permesso ai turisti di conoscere le ricchezze del nostro paese: ogni giornata prevedeva un’escursione guidata lungo gli itinerari e i sentieri casolani (Monte Fortino, Monte dei Pini, Monte Battaglia, Monte Cece), seguiti dal pranzo in uno dei ristoranti indicati (Il Prato dei Fiorentini, Locanda Il Cardello, Piadineria Lori, Ristorante Fava, Trattoria Valsenio) e dalla possibilità di visitare, nel pomeriggio, il Cardello e il Giardino delle Erbe.

A soffrire di più sono state le città d’arte, specialmente a causa della mancanza dei turisti stranieri: è stato stimato che la loro assenza sia costata al sistema turistico nazionale circa 12 miliardi (analisi Coldiretti su dati Bankitalia). A causa della chiusura delle frontiere e dei vincoli imposti al turismo sono infatti mancate le entrate relative ad alloggi, alimentazione, trasporti, divertimenti e shopping.

Quest’estate c’è stata inoltre una diminuzione delle prenotazioni anticipate, dovuta sicuramente al clima di incertezza che regnava sovrano nei mesi post-lockdown. Molti hanno poi scelto di soggiornare in strutture meno affollate, come case in affitto o di proprietà.

Tanti italiani hanno invece deciso di restare a casa quest’estate, e le ragioni che hanno condotto a questa scelta sono principalmente due: da una parte, alcuni hanno preferito rinunciare alle ferie piuttosto che esporsi a rischi sanitari; dall’altra, la crisi economica derivante dallo stop forzato di molte attività lavorative ha avuto pesanti ricadute sui bilanci familiari: circa un terzo delle famiglie ha rinunciato alle vacanze estive proprio a causa della crisi innescata dalla pandemia.

Proprio a tal fine, una delle iniziative proposte all’interno del Decreto Rilancio è il  cosiddetto “Bonus Vacanze”, ossia un contributo economico del valore massimo di 500 euro, da utilizzare per soggiorni in Italia. Potevano richiedere tale contributo i nuclei familiari con ISEE inferiore o pari a 40.000 euro e l’importo erogato era proporzionato alla numerosità del nucleo. Lo scopo di questo Bonus era quello di rilanciare l’economia italiana e di risollevare le sorti di alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed&breakfast, duramente colpiti dalla crisi economica generata dall’epidemia da Coronavirus.

Il turismo di prossimità è stato quindi il grande protagonista delle vacanze estive 2020: vacanze sì, ma non lontano da casa. Le prenotazioni in Italia sulla piattaforma AIRBNB sono più che raddoppiate rispetto al 2019, e la stragrande maggioranza di coloro che hanno scelto di partire per le vacanze ha scelto destinazioni raggiungibili entro 4 ore dal proprio domicilio.

Un aspetto positivo di questa “estate italiana”? La riscoperta del “Bel Paese”, pieno di ricchezze sia dal punto di vista naturalistico – con i suoi mari cristallini, le sue splendide e imponenti montagne, i suoi parchi naturali e i suoi laghi –, sia dal punto di vista culturale. Spesso si cerca la bellezza lontano da casa, non vedendo quella che già ci circonda. Forse queste insolite vacanze ci hanno aiutato ad aprire un po’ gli occhi, insegnandoci ad amare ancora di più il nostro bellissimo Paese e le ricchezze che esso custodisce.

 

Benedetta Landi

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