Da qualche anno, all'interno del Progetto “Abilissimi protagonisti” della Zarathustra Film, Fabio Donatini ha realizzato laboratori legati al cinema indirizzati a persone con disabilità. Pochi mesi fa è stato presentato a Bologna un cortometraggio, intitolato Se il mio film avesse le ruote e che potete vedere su Facebook (https://fb.watch/9FIQ5LXy2J/), che rappresenta un po' la summa del lavoro compiuto e “rilegge” alcuni classici cinematografici dal punto di vista della disabilità, con ironia e profondità. Lo Spekki(ett)o ha pensato di raccontare questa esperienza, anche perchè Fabio non è l'unico casolano coinvolto. Fra i protagonisti infatti c'è anche Jader Cavina, che alle multiformi attività a cui partecipa – lo abbiamo visto recentemente travestito da clown per intrattenere i bambini pronti a vaccinarsi nell'hub di Faenza, ma Jader balla anche (e di questo parleremo fra poco) – ha aggiunto anche quella di attore.

Oggi come oggi però non è semplice mettere insieme una intervista fra 3 persone che abitano in luoghi diversi... Certamente avremmo potuto fare una videoconferenza, ma quella si sarebbe esaurita in poco tempo, mentre volevamo darci il tempo per riflettere su cosa chiedere e rispondere. Abbiamo quindi adottato una modalità eccentrica, una chat a 3 su Watsapp in cui ogni tanto buttare lì una domanda, una riflessione, anche a distanza di giorni. Ecco quindi quello che ne è venuto fuori, preliminari compresi.

 

FABIO: Ciao Jader, ciao Michele. Jader, dopo ti giriamo alcune domande qui in chat. Potrai rispondere con dei vocali se vuoi. @MicheleRighini se hai qualcosa da dire scrivi pure.

 

JADER: Ok perfetto capito.

 

SPEKKIETTO: Ciao Jader, ciao Dona, grazie mille per avere accettato la proposta, ci fa molto piacere. Facciamo che inizia Fabio con le domande, poi aggiungo io.

 

JADER: Va bene. Se scrivo la risposta invece di inviare il vocale?

 

SPEKKIETTO: Fai come preferisci Jader.

 

JADER: Sì, anche perchè secondo me è più chiaro.

 

FABIO: @CavinaJader che rapporto hai con il cinema? È un tuo compagno di vita?

 

JADER: Il cinema per me è una forma di espressione, con esso mi sono messo in gioco e devo dire che è stato divertente e lo rifarei altre volte. Collaborare a questo progetto mi è piaciuto molto, in particolare la vicinanza di Fabio e il supporto mi ha permesso di vivere il momento con leggerezza, sapendo che con lui avrei appreso molto.

 

FABIO: Lo rifaresti, bene, ne sono felice. Hai sentito vicinanza con la guardia di Star Wars disabile? [Jader in Se il mio film avesse le ruote non lo vedrete in faccia perchè coperta dal casco bianco delle guardie imperiali presenti nella trilogia originale di Star Wars, n.d.r.]

 

JADER: Sì, mi è piaciuto molto anche perchè ero nello spazio... no, scherzi a parte, interpretare quel personaggio è stato bello in modo particolare perchè ero nel pianeta di sabbia, nel pianeta di terra sarebbe stato troppo facile.

 

FABIO: E cosa, parlando di film o serie che segui, ti piacerebbe fare o interpretare?

 

JADER: Ci sono tanti film/personaggi che mi piacerebbe interpretare ma in particolare mi piacciono i musical. Parlando di film il mio preferito è Dirty Dancing.

 

FABIO: Bellissimo, bellissima risposta. Perchè Dirty Dancing? Cosa c'è nel ballo che ti stimola?

 

JADER: In passato ho fatto parte di una scuola di ballo di Castenaso, praticavo la Wheelchair Dance che è la danza in carrozzina, la magia del ballo è l'estraniarsi da quello che ti circonda per vivere un sogno. Dirty Dancing per me è questo.

 

FABIO: Questa è molto bella, visionaria. Ti faccio l'ultima domanda per oggi, poi credo che Michele te le faccio dopo.

 

SPEKKIETTO: Sì, poi integro dopo il vostro dialogo.

 

FABIO: La recitazione ti aiuta in cosa? Ti dà coraggio? Ti diverte?

 

JADER: La recitazione mi aiuta ad esprimermi liberamente.

 

Il dialogo riprende il giorno dopo, n.d.r.

 

FABIO: Quali altri personaggi di film, oltre al ballerino di Dirty Dancing, ti piace? Una volta mi avevi parlato forse di Lupin? O Indiana Jones? Ma forse non ricordo bene. La lezione sui personaggi la facemmo più di due anni fa ormai. O Harry Potter. Che poi mi ricordo bene il tuo walzer Jader, che prestazione grandiosa!

 

JADER: Il mio film preferito è Dirty Dancing come già detto, ma anche tutti i film che raccontano una storia dove il soggetto è il ballo.

 

FABIO: Mitico! Allora sei Patrick Swayze, o come si scrive, nell'anima.

 

JADER: Non so come si scrive.

 

FABIO: L'importante è sapere che si chiama Patrick.

 

JADER: Infatti.

 

SPEKKIETTO: Ma voi come vi siete incontrati? Cioè al di là di eventuali conoscenze pregresse, dico in relazione a questa esperienza.

 

JADER: Un attimo solo. Il mio desiderio di intraprendere un percorso nel mondo del ballo c'è sempre stato, inizialmente ho fatto parte per un paio di anni di una scuola di ballo di Cecina, la Big Dance School, ma poi a causa della distanza ho dovuto abbandonare ma poi ho trovato un'altra scuola di ballo a Castenaso che si chiama Chorus Academy.

 

SPEKKIETTO: Ma Fabio l'hai incontrato alla scuola di ballo?

 

JADER: Fabio non l'ho incontrato nella scuola di ballo, è un altro percorso il cortometraggio.

 

SPEKKIETTO: E infatti non ce lo vedo Fabio a ballare...       Come hai incontrato Fabio e come è iniziato il percorso del cortometraggio?

 

JADER: Abbiamo fatto diversi corsi organizzati dalla Zarathustra Film, recitazione, sceneggiatura, fotografia. Fino ad arrivare a studiare un copione che col tempo è diventato un cortometraggio. Fabio lo conoscevo già perchè abitiamo nello stesso paese, Casola Valsenio, lui non più ma siamo rimasti in contatto.

 

FABIO: Io e Jader ci vediamo sempre al bar di Rivola nei momenti più imprevendibili. Lui chiacchiera con tutti. Io ogni tanto prendo un caffè se sono in Romagna.

 

JADER: Sì, infatti dimenticavo, hai ragione chiacchiero con tutti.

 

FABIO: Ahaha. Di solito non parliamo di nulla. Che significa che parliamo di tutto.

 

La chiudiamo qui, anche perchè poi diventa necessaria una piccola censura sulla continuazione del dialogo che vira sul personale e la privacy è la privacy... Non vi resta che andare a vedere il cortometraggio all'indirizzo che abbiamo scritto all'inizio, anche per vedere i collaboratori e gli sponsor del progetto (molti casolani) che qua non elenchiamo per ragione di necessaria brevità.

Grazie Jader, grazie Fabio!

 

Michele Righini

 

 

 

 

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