vigili del fuoco e l’emergenza frane 2023
I nostri Vigili del Fuoco del Distaccamento Volontario di Casola Valsenio sono stati in prima linea fin dal primo momento e stanno continuando a lavorare instancabilmente. Abbiamo voluto rendere loro omaggio – nella consapevolezza che le poche pagine di questo articolo non saranno mai sufficienti per esprimere a pieno il nostro ringraziamento nei loro confronti. Abbiamo pensato di raccogliere le loro impressioni e le loro riflessioni, per cercare di comprendere come abbiano vissuto questa situazione di emergenza e quali siano state le loro fatiche, paure o soddisfazioni.
Ci ha risposto Mirka Monducci, Vigile del Fuoco del Distaccamento Volontario.
«In 12 giorni ormai di piena emergenza e in quelli precedenti a questa alluvione abbiamo vissuto i momenti più duri degli ultimi vent’anni di servizio, ore e ore senza mai fermarci con la paura di non riuscire a fare qualcosa per impedire il peggio.
Tra di noi volavano sguardi pieni di lacrime e ansie, mai vissuta una sensazione di impotenza come questa.
La vicinanza dei volontari, quelli più vicini, amici, fidanzati, mariti, mogli ci hanno dato la forza di non mollare un attimo.
Ad ogni persona incontrata ci si abbracciava come se fosse il primo di un lunghissimo abbraccio pieno di gioia nel vederli e di scarico di tutte quelle paure che ci hanno accompagnato nei primi giorni di prima dell’emergenza.
Poi l’arrivo dei permanenti, i colleghi di Reggio Emilia, ci hanno dato la speranza che tutti insieme ce l’avremo fatta.
Abbiamo messo su una cucina di supporto, un punto di ascolto gestito da mia sorella (unica parte della mia famiglia con me), Nicole Rossi, Linda Malavolti, Lucrezia Camurani, Silea Cortecchia, Selena Pederzoli, Andrea Giorgio, Luca Monti, i ragazzi della Cooperativa Montana Valle Senio, i colleghi del Consorzio di Bonifica, il Comune che ha spostato il CoC al distaccamento per stare tutti uniti per un unico scopo.
Samuele Rensi che non ci ha lasciati soli un attimo mettendo da parte anche i suoi danni familiari.
L’ha fatto non solo per il nostro rapporto ma perché ha creduto fin dal primo momento che mettersi a disposizione fosse la cosa più giusta da fare.
Ci siamo sentiti come una grande famiglia, unita per un unico scopo.
Sopravvivere a questa grande emergenza.
Ho avuto paura? Sì, tantissima.
Ma da tutto questo ho capito che Casola è una comunità più unica che rara.
Vorrei aggiungere il forte legame creato con Baffadi, al di là della frana, in contatto con noi giorno e notte, con solo 4/5 volontari di Casola a gestire le emergenze.
Insieme al prezioso aiuto di Nicola Grementieri, Giuseppe Sottile e Monducci Carlo, a coordinare quella che sembrava essere la situazione più assurda che poteva capitarci.
Lavorare divisi, è impossibile, i pompieri non si dividono mai.
E invece!!!
Ad ogni rientro al cambio personale partivano pianti senza precedenti, la gioia e la fatica, la paura e la soddisfazione di quello che stavamo facendo, un’emozione che non potrà mai essere raccontata a sufficienza.
Quello che ci è successo, è qualcosa che ognuno di noi non dimenticherà mai più.
Aggiungo un ringraziamento speciale per il supporto nei collegamenti a Giovanni Bertozzi che oltre a stare vicino ai suoi animali giorni e notti…. Stava vicino a noi, fornendoci il massimo delle informazioni da zone dove in quei giorni non era possibile nemmeno avvicinarsi.
Vorrei ringraziare ad uno ad uno tutti ma non mi basterebbe un foglio a protocollo.
Voglio solo ringraziare il signore per non averci tolto vite e per averci lasciato un barlume di speranza verso la ricostruzione.
I pompieri non vi lasceranno mai soli.»
A nome di tutta la Redazione de LoSpekkietto e di tutta la cittadinanza di Casola Valsenio, GRAZIE.