Il Parco Fluviale: pensieri misti a bordo fiume

Maggio 2023. La grande piena.

Novembre 2023. La seconda.

Settembre 2024. La terza onda.

E sotto la potenza dell’acqua il fiume cambia, scompare, si riforma.

A Casola abbiamo un parco fluviale che corre lungo il fiume Senio. Un’oasi verde un tempo attrezzata per godere del fresco, della pace e della convivialità che solo lo scorrere dell’acqua può creare. Un luogo di camminate lente, di tuffi felici, di pensieri che trovano il luogo per essere pensati.

 

Un tempo non troppo lontano era così. Oggi cosa rimane?

Sono ampie le ferite che la forza dell’acqua ha lasciato sulle sponde di questo poco profondo fiume. Incamminandoci all’ombra del ponte dell’Arsella viene facile elencare ciò che non c’è più: il laghetto, gli alberi, l’asfalto della strada, il piccolo guado che scavalca il rio Casola, il sentiero che dai cavalli arriva fino sotto alla chiesa. E qui, dove non è arrivata la piena, sono arrivate le frane che hanno bloccato inesorabilmente il percorso. Poi ancora il guado della Soglia fino ad arrivare al palco freddo.

I luoghi che conoscevamo ora sono mutati, al momento non del tutto praticabili. Ma se pur con qualche batosta, il parco è lì ad accogliere chi ancora trova il piacere di frequentarlo.

 

E la domanda sorge spontanea: che cosa ne vogliamo fare del nostro parco?

Bisogna smantellarlo? Lasciare che se lo riprenda la natura, oppure possiamo pensare di avere ancora un rapporto con esso?

Forse dovremmo accettare questa sua nuova veste, lasciare spazio per accogliere la maggiore portata del fiume e dedicarci al consolidamento e al mantenimento di piccole aree fruibili nell’attesa  di una differente riprogettazione e messa in sicurezza dell’intero percorso.

…e nella notte, il fragore delle rocce che si staccano dalla riva per ricadere sul letto del fiume ci ricorda che, in fondo, la natura non è piegata al nostro volere. Decide lei, lo farà sempre, ma se l’amiamo e amiamo il nostro territorio dobbiamo far quanto più possibile ed in nostro potere per preservarli sforzandoci di trovare la giusta armonia.

 

Samanta Amadio