Autore: Michele Righini

L’APPRENDISTATO NARRATIVO DI BASTIANO

‘In tutti quegli anni la storia dell’herpes era stata ripetuta continuamente, stiracchiata da tutte le parti, gonfiata od omessa, ma non aveva mai perso un grammo della magia che possedeva”.

Nel paese di Tolintesàc

, il secondo romanzo di Cristiano Cavina, è, prima di tutto, quello che viene definito un libro metanarrativo. Raccontando, riflette sull’arte difficile e salvifica del raccontare.
In una novella di quell’elogio supremo della narrazione che è il Decameron, la leggiadra Madonna Oretta sbeffeggiava argutamente, con metafore ippiche, un corteggiatore che, volendo farsi largo nel cuore di lei con sapide storielle, si rivelava il più impacciato e noioso dei narratori.
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E’ CADUTO BERLUSCONI

Ricordo che quando facevo le scuole elementari ci portarono in biblioteca a vedere un film, Salvo D’Acquisto, in cui l’allora giovane Massimo Ranieri interpretava l’eroico carabiniere che nel settembre 1943 si sacrificò autoaccusandosi di un attentato antitedesco e salvando la vita a 22 civili innocenti.
 
Cosa c’entra questo film col Berlusconi del titolo? Beh, è ambientato in epoca mussoliniana… No, non è (solo) questo il legame, adesso spiego meglio.
In quel film, a un certo punto, si svolgeva un dialogo fra un personaggio che stava sulla spiaggia e un altro che stava in barca, a qualche metro dalla riva.
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Caro Cristiano

Caro Cristiano,
scrivo, come potrai ben immaginare, in merito al tuo articolo comparso su questo sito giovedì. Credo che complessivamente la tua analisi sui carri che domenica hanno sfilato sia lucida, esperta. La parte sulle difficoltà incontrate nelle varie fasi della realizzazione del carro (in primis il tuo spaventoso incidente) spiega bene la mancanza di aderenza di certe scene rispetto alla tua relazione. L’accettare la sconfitta (a quanto ho saputo in seguito, di stretta misura) riconoscendo l’onore ai vincitori, ti fa onore.
E allora, scusa se torno sull’argomento, perché quella frase sui 300 euro che ti pagherebbe “Il Corriere della Sera”?
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ALCUNE RIFLESSIONI SULLA FESTA APPENA CONCLUSA

Ieri il tempo atmosferico ci ha davvero sorriso, con un sole che non si vedeva da anni così splendente sulla nostra Festa di Primavera (oppure si dice sempre così ogni volta che non piove?).
Quello che invece non ha avuto vita facile è stato il tempo, inteso in senso cronologico. Si è iniziato alla mattina, durante il consueto (per i casolani) giro di ispezione dei carri: commenti arguti o scontati, sfottò fra le società, consigli urlati a gran voce da chi, stando con i piedi ben piantati in terra, ha deciso di contribuire al lavoro di costruzione nelle ultime 3 ore, facendo notare ogni minimo difetto a chi da due mesi svolazza allegro e sempre in bilico fra pali alti 7 metri…

Insomma il solito clima di introduzione alla sfilata, che però quest’anno ha registrato una forte mancanza: le relazioni....
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L’ADDIO A GIOVANNI PAOLO II

Giovanni Paolo II è morto da poche ore. Alle 21.37 di questa sera si è concluso il suo cammino terreno. Chi ha Fede sa che la morte è solo il passaggio a una nuova vita, alla contemplazione di Dio. Se questo può consolare, non possiamo certo dimenticare ciò che in questi ultimi giorni abbiamo visto sugli schermi delle nostre TV, la sofferenza di un uomo che fino all’ultimo momento ha compiuto ogni sforzo per essere presente, per non fare mancare la propria forza, il proprio carisma a coloro che lo hanno amato e accompagnato per gli oltre 26 anni del suo Pontificato.
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Siamo rimasti soli nell’AltaValle del Senio?

Dovete sapere che all’interno del Clan de ‘Lo Spekki(ett)o’, nelle tarde serate che seguono le riunioni di redazione o le (ahimè poche) cene in cui ci si ritrova tutti, si raccontano ancora le storie e leggende dei tempi antichi, di quando ancora era vivo ‘Lo Specchio’, progenitore nostro e di tutti i giornali casolani.Di questa figura ormai mitica e che i più giovani ritengono parto di una troppo fervida fantasia, esiste in realtà una ricca documentazione, che ha fornito la base e lo spunto storico proprio per gli innumerevoli racconti che la vedono protagonista. Poi, come per ogni saga che si rispetti, i confini fra verità e fantasia sono diventati labili e incerti, ma la cosa non ha fatto altro che aumentare il fascino e l’interesse.
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Alla grande! tradotto in francese

Siamo molto felici di tornare a parlare di Alla grande, il romanzo di Cristiano Cavina che l’anno scorso ha avuto un grande successo nelle librerie di tutta Italia (e nelle scuole di quasi tutta l’Italia). E soprattutto siamo contenti di dare una bella notizia sul libro, cioè che è stato tradotto e pubblicato in Francia dalla casa editrice Hachette (quindi un editore di prestigio nel campo della narrativa).
Il titolo che è stato scelto per l’edizione francese è C’est géant!, e il libro viene presentato come romanzo di iniziazione, di formazione, con Bastiano paragonato a un giovane Don Chisciotte....
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LO SPEKKI(ett)O – un anno online

L’inizio dell’anno è normalmente periodo di riflessione su ciò che si è combinato nei 12 mesi precedenti. Per la nostra redazione, quest’anno, il discorso è ancora più valido, dal momento che proprio fra pochi giorni questo nostro sito festeggerà il suo primo compleanno. Più o meno 365 giorni fa ci siamo ritrovati in Parrocchia per vedere quello che Kekko, vero e proprio creatore tecnico e concettuale del sito, aveva ideato per lanciare in Internet ‘Lo spekki(ett)o’.
Dopo averci spiegato il funzionamento, lo stesso Kekko spinse il tasto Canc per eliminare l’ultimo muro che bloccava il viaggio all’interno della grande rete. Non ci furono rumori, scintillii, fumate e botti come alla partenza di uno Shuttle, ma fu ugualmente emozionante per il solo pensiero che, da quel momento, ciò che avremmo scritto sarebbe stato leggibile in tutto il mondo.
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“E ADESSO COSA FACCIAMO?”

– “E adesso cosa facciamo?”-
Quante volte i ragazzi in età tardo-adolescenziale si saranno posti una simile domanda!?
Proprio dopo un interrogativo come questo, verso i 15-16 anni, io ed i miei amici, più o meno coetanei, iniziammo a guar
Il bar, le carte, il biliardo, il juke box e le migliaia di andirivieni lungo via Roma e via Neri non ci riempivano più le giornate come fino a qualche anno prima, quando avevamo appena cominciato a ritrovarci in gruppo a parlare di ragazze, di baci, di amicizia, di feste, birre e sigarette.
Fu proprio così che decidemmo di non farci sopraffare e assuefare dalla noia, dall’apatia e dalla ripetitività che il paese, ogni tanto, rischia di trasmettere e decidemmo di … “Formiamo una band, un complesso musicale” – disse qualcuno – “Una band?
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SERATA ‘9OO: LO SPORT A CASOLA

Quest’anno l’ormai consueta Serata ‘900 si è occupata della storia sportiva del nostro paese, con la consueta formula di letture e proiezioni di diapositive e filmati del più o meno lontano passato.
Sgombriamo subito il campo dalla zuccherosa retorica giornalistica sullo sport che deve essere momento di aggregazione di tutta la comunità e scuola di vita per i giovani che intraprendono più o meno riuscite carriere di atleti.
Per riassumere fiumi di discorsi sentiti, risentiti e spesso disattesi dalla realtà, bastano due osservazioni sulla serata di ieri.
La sala del Polivalente era strapiena, sedie tutte occupate e corridoi laterali intasati dai casolani che non volevano perdersi un fotogramma delle imprese sportive che nell’ultimo secolo hanno infiammato le discussioni di tutti i bar e i crocicchi del paese.
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Gruppo Scout 1994-2004: da dieci anni una presenza costante a Casola

Lo scorso13 Novembre ricorreva il 10° Anniversario della rinascita del Gruppo Scout Casola V.1°

Ogni volta che vedo i nostri scouts scorrazzare per le vie del paese mi tornano alla mente le parole di Luisa Sangiorgi dopo che, al termine di una riunione in parrocchia, accettammo la proposta di rifondare il gruppo scout Casola Valsenio 1. Quel ‘Che bello, rivedremo le divise azzurre correre per le strade!&#8221, era molto più di un semplice moto di spontaneo entusiasmo, era un mandato, quasi un impegno d’onore e come tale ce lo siamo scolpiti dentro e lo abbiamo segretamente conservato fino ad oggi.

Dieci anni fa, convocati a quella riunione con Luisa e alcuni genitori, eravamo solo uno sparuto gruppetto di tre ragazzi di 20-22 anni – Lella, Poggio ed io – che non aveva la più pallida idea di cosa l’avrebbe atteso negli anni a venire.
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LA FESTA DEI FRUTTI DIMENTICATI

Riceviamo questa lettera da Giacomo Giacometti, che ancora una volta ringraziamo per la tempestività nel commentare le vicenda casolane utilizzando il nostro sito, e come sempre la pubblichiamo con molto piacere.

‘La Festa dei Frutti Dimenticati di sabato e domenica scorsi ha avuto un successo di pubblico forse mai registrato a Casola in analoghe manifestazioni. Credo che questo successo meriti di essere commentato non tanto solo per ritenerci soddisfatti, quanto piuttosto per valutare quello che sta dietro ad una festa come questa, e soprattutto per mettere in risalto le componenti organizzative, culturali ed economiche.

Il primo aspetto è quello organizzativo. Una manifestazione come questa richiede un forte impegno per la messa a punto del programma, per la preparazione degli avvenimenti per l’apportamento delle strutture.
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TRE LIBRI FRA STORIA E MEMORIA

Recensiamo tre testi che negli ultimi mesi sono venuti a ricostruire brandelli di storia casolana, anche se con prospettive differenti, da quello dello storico a quella di chi invece racconta fatti vissuti in prima persona e quindi con un coinvolgimento emozionale molto diverso. I tre libri sono: Ricordi di Filippo La Porta, Casola piccola Cassino nella valle del senio di Guido Ricciardelli e Monte Battaglia: luogo della storia e della pace di Beppe Sangiorgi.
Ammettiamo il colpevole ritardo con cui arriviamo a parlare del libro del dott. Filippo La Porta, ma l’estate si è frapposta e i lavori si sono rallentati.
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