Cultura

Le ‘misteriose’ incisioni di Monte Mauro

Il mistero va sempre messo tra virgolette, perchè molte volte la soluzione è semplice, a volte banale e nasconde solo l’ignoranza di chi non sa. Però questa volta proprio non ci viene in mente di cosa possa trattarsi.
Monte Mauro sembra prestarsi bene al gioco di stimolare misteri, e così mentre giravamo alla ricerca di nuovi siti di Specularis, ci siamo imbattuti in queste strane forme-incisioni. Appena coperte dalla terra si notavano una serie di solchi, erosi, lisci, una serie di buchi a forma di coppella, e alcune linee regolari, un bordo, quasi una cornice. Praticamente a prima vista una sorta di petroglifo o incisione rupestre, peccato che fossimo sul gesso, e qui cominciano i problemi....
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Il tesoro di Tiberio

Per fare scoperte, tracciare nuovi legami ed esplorare, bisogna andare un po’ oltre, magari anche rischiando d’andare fuori dal seminato. A tutti è nota la storia dell’imperatore romano nascosto nell’antro, storia dalle infinite varianti, come del tesoro che avrebbe custodito o del palazzo dove sarebbe vissuto.
Appena meno nota, è la storia del collegamento che la grotta avrebbe avuto con Monte Mauro. Già almeno dall’800 troviamo scritti che ci raccontano questa insistente ‘voce popolare’, come nel caso di Don Lorenzo Costa di Miola, già priore della chiesa di S.Giovanni Battista di Valsenio, speleologo e geologo ante litteram, che nella seconda metà del 19° secolo parlando della grotta di Tiberio, ci racconta: “la voce popolare insiste a raccontare che quella via della grotta metteva al Castello di Montemauro”....
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Nuove dalla grotta dei partigiani

Conosciuta anche come ‘grotta dei banditi’, la cavità, che si apre sulla cresta di Monte Mauro, è abbastanza nota a Casola, come dimostra anche un bell’articolo uscito proprio sullo Specchio oltre quarant’anni fa. Nell’articolo si legge infatti come l’uscita, organizzata dal gruppo Scout, coinvolse oltre quindici ragazzi, che non solo visitarono la grotta, ma realizzarono anche un bel rilievo della stessa ‘per farla conoscere ai casolani’.

Nella grotta è facile fin dall’ingresso riconoscere diversi lavori d’adattamento: nicchie sulle pareti, vaschette ecc. Quest’evidenza ha portato negli anni ad alcuni saggi di scavo per verificare la presenza di tracce e resti archeologici, scavi poi raccontati in diversi articoli dal Bentini....
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CONCORSO FOTOGRAFICO ”TRE”: I RISULTATI

Nei giorni scorsi si sono svolti gli scrutini delle votazioni relative al concorso fotografico riservato ai soci del CFC con il titolo ‘TRE’.
Gli scatti sono stati esposti presso la sala Nolasco Biagi tutti i venerdì sera di agosto in occasione dei Mercatini delle Erbe Officinali e delle serate “Casola Vintage”.
I voti validi complessivi sono stati 596 contro i 380 della precedente edizione 2011, il che dimostra un’enorme afflusso di visitatori.
La rassegna è stata vinta da Greta Acerbi con la foto ‘Mani’ che ha totalizzato 59 voti di preferenza, seguita dalla foto di Sauro Biffi ‘Tre ciù’ con 51 voti, e al terzo posto la foto di Michele Montefiori ‘Le ultime tre’ con 30 voti.
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Cercando grotte all’ombra del Nunusaka: Spedizione Saknussem in Indonesia

In principio era il Nunusaka, il monte mitico, perso da qualche parte nelle foreste di west Seram. Posto al centro delle Confederazione dei tre fiumi, terra dei popoli Alune e Wamele. Dal Nunusaka, uscirono gli uomini che si sparsero per l’arcipelago attraverso le mille isole delle Molucche a popolare l’umanità. ‘Nusa Ina’, l’isola madre. Quando il mito s’intrecciò con la storia, allora arrivarono gli Europei a cercare le Spezie, ricchezza e maledizione, miraggio e follia. Per noi oggi l’isola di Seram, persa nell’estrema Indonesia orientale, è il luogo dove iniziare una nuova storia, una storia di acqua e roccia, inseguendo grandi fiumi sotterranei tra foreste e antiche carte della Compagnia delle Indie....
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LA ROMAGNA DI CRISTIANO

Non sono guide turistiche, non sono descrizioni di un luogo, non sono racconti di viaggio, non sono neanche semplicemente racconti. Sono una serie di libretti in cui uno scrittore parla del luogo in cui vive, o in cui è vissuto a lungo, o con cui ha un legame particolare, e lo fa nella modalità che meglio si confà non solo a lui ma al luogo stesso. Questi libretti sono una sorta di filone interno alla collana Contromano della storica e importante casa editrice Laterza.
Brizzi ha raccontato (non è come abbiamo accennato prima, il verbo più esatto, ma ce lo teniamo per comodità) La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco, Carofiglio invece una notte barese (e qui sì, ha veramente raccontato), Aldo Nove ha messo nella centrifuga Milano (in questo caso dire “ha raccontato Milano” sarebbe riduttivo e scorretto....
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Il 5 luglio esce ”Romagna mia!” il nuovo libro di Cristiano Cavina

Un nuovo libro per l’estate made in Casola Valsenio. Un nuovo testo da sfogliare sotto gli ombrelloni. È infatti in uscita nelle librerie il nuovo libro di Cristiano Cavina dal titolo ‘Romagna Mia!’. Dal 5 luglio prossimo il giovane scrittore di Casola Valsenio, balzato alle cronache letterarie nazionali con i suoi romanzi editi dalla casa editrice Marcos y Marcos, questa volta abbraccia una sfida nuova: quella del saggio. ‘Romagna mia!’ rientra infatti nella collana Contromano di Laterza e si caratterizza come pubblicazione saggistica in chiave pop ed ironica. Uno stile, quello della sana ironia, che da sempre caratterizza la scrittura di Cavina e che trova massima espressione proprio in questa rilettura ‘seriosa’ dell’essere e sentirsi personaggio di questa variegata terra chiamata, appunto, Romagna.
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Renato Soglia per il Festival internazionale delle bande musicali

Viene confermato anche quest’anno l’incarico di prestigio per il professore casolano Renato Soglia. L’ormai famoso compositore di musica per banda e autore di testi didattici editi da Ricordi Milano e da Fabbri scuola RCS Milano, sarà ancora ospite a Giulianova per il tradizionale appuntamento con il Festival internazionale delle bande musicali. Ancora una volta Renato Soglia ricoprirà così il ruolo di consulente musicale. Il concorso internazionale marchigiano, arrivato alla sua XIIIma edizione, si terrà dal 31 maggio al 03 giugno.
Questo evento rappresenta il più grande esempio di manifestazione di questo tipo che prevede la presenza di gruppi di musicisti provenienti da tutto il mondo ed in costume tipico.
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Viaggio agli antipodi – Nuova Zelanda 2011

Ogni riferimento a fatti realmente accaduti, è puramente casuale.

Era il 13 Dicembre 1642, il navigatore olandese Abel Tasman, dopo aver scoperto la Tasmania, fu il primo europeo a raggiungere la Nuova Zelanda.

“Kia-ora…” (ciao, buongiorno, benvenuto) forse, l’accolsero proprio così.
Allo stesso modo in cui il popolo Maori, ha dato il benvenuto all’estrosissimo gruppo sbarcato in Nuova Zelanda più o meno il 26 Ottobre 2011. Una ventina di persone di faentina provenienza per la maggior parte, alcuni lughesi, un paio di casolani randagi, pare anche un evaso dal ghetto della bassa. Era il gruppo degli sbandieratori, dell’Antico Borgo Samorì.

La spedizione era salpata da Faenza, un giorno in cui la forma delle nuvole era quella di un poderoso veliero partito alla conquista dell’altra parte del mondo....
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Smontando i presepi a Valsenio….

Mentre ritiro alcuni dei presepi presenti all’esposizione natalizia nel chiostro di Valsenio mi rendo conto di che antico silenzio e di che fascino trasudi da ogni pietra del muro del chiostro… Se non fosse che ho il cellulare in tasca che ogni tanto, col suo beep, mi cementa al 2012, potrei anche credere di veder spuntare una bianca tonaca frusciante che parla in latinorum….
E così, fasciando bene ogni pezzo di presepe nella carta di giornale (ho scambiato le pagine dei rotocalchi, in modo che, fra un anno, le statuine possano far circolare notizie sempre diverse) rifletto sul gran numero di firme che colorano le pagine del registro messo come in ogni esposizione che si rispetti, a fungere da ‘diario di bordo’… sono davvero tante, segno che l’impegno e la volontà messi da don Sante, da Claudia, dai parrocchiani di Valsenio, dai miei amati Creativi sopra la Media è stata ben riposta e ripagata.
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IL RITORNO DI ROSE ROSSE

Solo a Casola può succedere che “Rose rosse” riceva più applausi di “Blowin’ in the wind” e “Auschwitz” messe insieme. E solo noi casolani sappiamo veramente chi cantava “Rose rosse”. E lo sanno anche i bambini casolani, o quelli che erano bambini quando già “Rose rosse” era un classico della canzone italiana, che tutti conoscono e canticchiano. E, in teoria, tutti sanno chi la canta. Ma tanti si sbagliano, eccetto i casolani. Massimo Ranieri? Quello di “Perdere l’amore”? Macché.
“Rose rosse” la canta Rose Rosse.

Magari non tutti poi conoscono il vero nome di Rose Rosse, al secolo Carlo Fabbri. Ma dopo la Serata ‘900 di martedì 27 dicembre la leggenda è destinata ad accrescersi e diffondersi fra nuove generazioni....
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Lapis Specularis: da Bologna a Monte Mauro

“Nella regione di Bologna, in Italia, s’incontranno piccole strisce inglobate nella dura roccia, però presentano comunque le stesse caratteristiche della pietra speculare. In Spagna si estrae da gran profondità per mezzo di pozzi e anche si trova in strati prossimi alla superfice della terra, incorporata nella roccia, dalla quale si estrae, strappandola o tagliandola…”

Plinio H.N. XXXVI, 161

Tra la metà del ‘500 ed il ‘700, diversi studiosi bolognesi: Aldrovandi, Ambrosini e Marsili, riprenderanno il passo di Plinio in numerose opere, distinguendo le diverse tipologie del gesso ed arrivando ad identificare nei colli di San Raffaele, l’attuale S. Ruffillo vicino a Bologna, uno dei probabili siti, cosi nel 1648 Ambrosini, basandosi sull’opera di Aldrovandi:
“ In primo luogo osserviamo selenite diafana di colore bianco estratta dal monte di S....
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LO SPEKKIETTO SUL NUOVO DIARIO

MEZZA PAGINA DEL NUOVO DIARIO PER LO SPEKKIETTO
Il Nuovo Diario Messaggero nel n. 46 del 10/12/2011 ha dedicato una mezza pagina a Lo Spekkietto/Specchio quale significativo esempio di stampa locale al servizio della comunità casolana oltre che del gruppo scout Casola Valsenio 1°.
Nell’articolo a pag. 28 (a firma di Nicola Montecalvo) vengono ricordate le tappe della lunga storia e dell’evoluzione del nostro giornale che si è saputo adeguare in tempi diversi a esigenze diverse, sempre mantenendo la freschezza, la serietà, la vivacità e l’attenzione alle vicende del paese e sempre ha saputo, grazie al gruppo scout ed agli amici collaboratori, impegnare i giovani nel non facile approccio alla gestione delle notizie e del loro commento....
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