SEA PARADISE recensione e non solo
I lettori, non solo quelli compulsivi, sono una “razza particolare”, non solo amano leggere, ma ne hanno proprio bisogno! Nel nostro gruppo di lettura come in tanti altri gruppi online e non, ogni tanto si sente la fatidica frase “Quel libro mi ha chiamato”, oppure “era il momento di leggerlo e mi è venuto incontro”… Sono i viaggi mentali di chi ama così tanto leggere che crede perfino che ci sia un “disegno” nella pila di libri che si ammucchiano nelle scansie, sui comodini, o nei registri della biblioteca. È così, c’è poco da fare, i lettori accaniti credono nei miracoli, nella predestinazione, nella magia, nella vita segreta dei libri e nell’energia che sprigionano! Che poi, a cercare tra le pagine, si trova sempre un perché quel libro è arrivato proprio da me in questo momento… Ma delle volte… non è quello che sembra!!! E così recentemente mi è venuto incontro, attraverso una trasmissione radiofonica, questo libro: Sea Paradise. Un librettino di dimensioni ridotte, con un titolo accattivante, Paradiso marino, una copertina tutta azzurra e blu, con il disegno di un mare nel quale nuotano delle persone, qualcosa di leggero insomma nelle dimensioni e, pensavo, anche nella trama e negli argomenti. Ci voleva proprio una lettura rinfrescante! Erano infatti, quelle, giornate afose e torride, qualcosa di rigenerante arrivava a proposito! Quanto mi sbagliavo! Il sopracitato libro mi era venuto incontro non per darmi sollievo, ma semplicemente perché avevo compiuto 70 anni. Sì… è per questo che il distopico libro si è fatto trovare e si è fatto leggere da me ed in fretta!!! Ora vi spiego. Sea Paradise è una nave da crociera. Il libro Sea Paradise racconta di una società futura nella quale appunto si offre una crociera a chi ha compiuto 70 anni. La crociera non si può rifiutare, sarebbe un oltraggio imperdonabile alla Comunità ed ai suoi valori. In questa società futura i settantenni devono comprendere che è giunta l’ora di lasciare il posto alle nuove generazioni. Chi ha usufruito per tanti anni di una bella ed organizzata vita, con i servizi essenziali – scolastici, sanitari, culturali – assicurati dalla Comunità, viene perciò invitato ad imbarcarsi sulla Sea Paradise; in questa maniera si manterrà l’equilibrio tra le risorse disponibili e i servizi assicurati alla popolazione del pianeta. Nella bellissima nave da crociera i nostri protagonisti sono serviti di tutto punto, ma controllati a vista, anche nei pensieri. Possono godere di piaceri impensabili, addirittura neanche sognati, leciti ed illeciti, senza misura, per esempio buffet a tutte le ore, menù gustosissimi, ipercalorici, raffinatissimi (così si muore prima, anzi si scompare), possono stare in compagnia, ma devono rendere conto di ogni spostamento, devono collaborare a che la vita nella nave sia serena anche se incombe qualcosa… Sì, ogni tanto qualcuno scompare, ma non bisogna farci caso, lo si sapeva anche prima, un accordo tacito per fare in modo che la nave da crociera torni al porto più leggera, pronta a caricare i nuovi settantenni, svolgendo il suo compito di sfoltire la popolazione. Viene perfino offerta ai crocieristi la sensazione di essere ancora utili, ci sono lavoretti da svolgere (completamente inutili) che danno una parvenza ed una sensazione di efficienza e di utilità a queste persone ormai avanti con l’età, non più produttivi. Tutti gli ospiti della nave sanno, ma devono fingere di non sapere, devono coscienziosamente recitare fino all’ultimo la parte dei cittadini che si fidano della perfetta organizzazione senza farsi domande. La lettura è scorrevole, facile, ma la lettura è anche faticosa, oppressiva, perché la sensazione dell’ignoto, del non chiaro incombe su questa nave e su ogni pagina. C’è un personaggio che accetta fino in fondo l’avventura della nave senza pensare allo scopo ultimo che ha: è l’attrice, quella che ha recitato tutta la vita e continua a recitare anche sulla nave per la gioia dei presenti e degli organizzatori, lei sì che sa fare la crociera correttamente senza porsi domande! La storia è raccontata da una donna che invece si fa qualche domanda, che non è proprio in linea con questa organizzazione perfetta della società che decide tutto al posto del singolo; con le sue osservazioni segretissime, ironiche, audaci, a malapena pensate ci procura qualche sorriso, molti sospiri, un po’ di amarezza. Tutti abbiamo visto le moderne “Navi da crociera” che sempre più grandi solcano i mari, attraccano nei porti suscitando lo stupore di chi, piccolo nanerottolo, osserva l’enormità delle dimensioni, le migliaia di persone imbarcate e sbarcate: bambini uomini donne giovani vecchi famigliole felici single curiosi e liberi single malinconici amanti dell’avventura amanti delle comodità… cosa non si trova nelle navi da crociera?! Ci sono tutti i servizi immaginabili e non, e fuori il mare infinito misterioso imprevedibile. Si scende per visitare perle di villaggi antichi, si risale per viaggiare e godere di mille piaceri: ricchi buffet, piscine, palestre, cinema, teatro. C’è un’amica che è appena andata in crociera, ha un po’ più di 70 anni… mentre la ascolto raccontare le bellezze viste, i panorami goduti, il servizio impeccabile, non posso non pensare: “L’hai scampata bella!” C’è una bella famigliola che mi racconta la crociera e il riposo meritato mentre i bambini si divertivano nelle mille attrazioni presenti sulla nave a tutte le ore: non riesco a non sussultare dentro di me quando dice che l’unica cosa un po’ esagerata, quasi sgradevole, erano i buffet ricchissimi ed allestiti a tutte le ore: “L’avete scampata bella!” Finita la lettura rimane per qualche tempo una sensazione amara, ma oggi che riscuoto la pensione, che posso decidere di andare o non andare in crociera, che ci sono in Italia tanti vispi settantenni, ottantenni, novantenni che tranquillamente scelgono cosa fare, ringrazio questa società!
Paola Giacometti
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