SESSANT’ANNI DI SCOUTISMO CASOLANO

Dunque si può dire che questa festa del 60°scout sia veramente riuscita, che ne dici Paola?

Dico che iniziare un articolo con un “dunque” non è corretto e scritto poi da una maestra……

Quante storie…… ti ricordo che il vincitore del Nobel della letteratura Jon Fosse non usa per niente la punteggiatura eppure è stato apprezzato dal Mondo Accademico, inoltre……….

Va bene, va bene, mi arrendo……. Facciamo che ognuna di noi due esprime un giudizio dell’evento con uno o più aggettivi, naturalmente motivandoli.

Ok, comincio io: è stata una festa EMOZIONANTE. Come non commuoversi quando il Sindaco circondato da giovani e vecchi scouts tra cui spiccava il grande capo Aquila Solitaria (alias Sandro Righini) ha scoperto il telo sotto il quale si celava la targa “Pista ciclabile Baden Powel” dedicata al nostro amato fondatore dello scautismo…….

Per non parlare della messa che abbiamo scelto di celebrare nel Parco Cavina vicino al Monumento ai Caduti per poter condividere la celebrazione con tutti i casolani, anche quelli che non erano stati scouts. E’ stato un momento intenso ed emozionante pregare all’unisono davanti all’altare al cui lato era stata posizionata l’effigie in ceramica della “Madonna degli Scouts” opera della nostra bravissima ceramista e Guida della prima ora Nicoletta Cavallari; la Madonnina, originariamente collocata su una rupe agli Olmatelli è scampata per un pelo alle conseguenze del maltempo del maggio scorso ma contiamo di rimetterla presto al suo posto per aver sempre la sua protezione.

E che bello il cerchio conclusivo nel quale si sono cantate le “nostre” canzoni e sulle note di “E’ l’ora dell’addio” abbiamo formato una catena intrecciando le mani in un gesto che ci ha fatto sentire fratelli e sorelle uniti per sempre. Ti confesso che questo canto mi fa sempre venire un gran magone perché mi fa ripensare a quegli Scouts e Guide che ci hanno lasciato prematuramente ma voglio pensare che pure loro fossero lì con noi a cantare, giocare, gioire “la man nella man”.

Hai ragione, è stata una festa emozionante ma anche GIOIOSA! Che bello rivedere e riabbracciare persone lontane che sono venute per l’occasione a rievocare i bei tempi andati! Chiacchiere, risate, ricordi di Campeggi estivi, Imprese gloriose, Ike di Squadriglia, Uscite vissute insieme. E un fiorire di diatribe ancora non risolte : “dove ci trovavamo noi Guide in quel 21 luglio ’69 quando il primo uomo mise piede sulla luna? Eravamo in quel bar di ritorno dalla scalata della Presolana!!!” …….”No, eravamo davanti alla TV nella canonica del prete di Vilminore dove alloggiavamo!!!” Ancora oggi sul nostro sito ci stiamo accapigliando….. E quanto divertimento in quei giochi di squadriglie miste (piccoli ,adulti, anziani scouts) che hanno visto lupetti indiavolati dribblare vecchi scouts ansanti e sudati , impegnati nella pallamano o nel classico “scalpo” o nella caccia al tesoro!!!.

Dunque (e lasciamelo dire!) festa emozionante, gioiosa e io aggiungerei BEN ORGANIZZATA grazie all’impegno della Comunità Capi e dei “Vecchi Scouts e Guide” che si sono divisi i compiti per rendere quest’ evento una festa indimenticabile. Noi guide e scouts di vecchia data avevamo l’incarico di allestire una mostra di foto, reperti storici e cimeli, diari di bordo, vecchie riviste, ecc…… Con quanta energia ed entusiasmo abbiamo aperto vecchi bauli e armadi pieni di ragnatele per ritrovare “pezzi” della nostra giovinezza vissuta nell’avventura scout. Pensate, siamo riusciti a montare (e questo non era scontato) una vecchia tenda indistruttibile “Romagna” al cui interno si trovava un’antica lanterna ad olio e il vecchio sacco a pelo di Luisa Sangiorgi, impregnato ancora di antichi effluvi: sudore di piedi, muffa da umidità, tracce funghifere di lontani campi sulle Dolomiti nonché, in piccolissima percentuale, un lievissimo sentore di pino mugo e rododendri in fiore.

“Ah io vorrei tornare anche solo per un dì tra gli alti abeti ed i rododendri in fior……”

Zitta Paola che dobbiamo finire ‘sto articolo….. E non c’era solo la tenda ma anche una Guida in carne ed ossa riemersa dal lontano passato nella divisa originale (basco, fazzolettone scozzese, cappellone, camicia, gonna, scarponi e perfino la cintura storica alquanto arrugginita: certo che Stefania Brunelli è passata indenne allo scorrere di questi 50 anni, pensa che ha mantenuto la stessa taglia 42 dei vecchi tempi, come pure Vanna (che invidia! Chissà qual è il loro segreto!); erano entrambe nella mia gloriosa squadriglia Condor.

Glielo chiederemo, adesso torniamo al tema. Rivedere le foto e i video dei campi scout passati nel corso dei 60 anni, gli occhi di padri, figlie, nipoti concentrati a riconoscersi in quelle foto sbiadite di Borca di Cadore, di Alfero, di Vilminore di Scalve, Roccacinquemiglia, Piedimonte, Piancaldoli, Bedonia e in tanti altri luoghi mai dimenticati…….sono stati momenti  commoventi !

Non scordare i due campi che facemmo nel 1976/77 a Tramonti in Friuli in aiuto ai terremotati. Quante avventure…… ci sarebbe da scrivere per pagine e pagine ma siccome il tempo è tiranno e si deve in qualche modo concludere non ci resta che ringraziare tutti per la disponibilità e l’impegno profuso per averci fatto vivere questa meravigliosa esperienza, ricordando le belle parole del nostro fondatore Robert Baden Powel nella sua ultima lettera agli scout: “Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Preoccupatevi di lasciare questo mondo un po’ migliore di come l’avete trovato.”

P.S. Estote Parati per il 70° anniversario !!!  Ci saremo Paola?

Speriamo. E del resto come si suol dire: l’erba cattiva…….

 

Paola e Nives